- Nuovo



Per accedere al nostro sito, devi confermare di avere almeno 18 anni.
Questi funghi magici sono legati alla storia del Messico da migliaia di anni. Prima dell'arrivo degli spagnoli, erano conosciuti come Teonanácatl ("carne degli dei"), un nome che riflette il rispetto e la riverenza che le culture locali nutrivano nei loro confronti. Oggi sono chiamati anche "Pajaritos".
Questa varietà indigena porta con sé un'immensa eredità culturale nel suo micelio ed è stata anche la prima a essere commercializzata negli Smart Shop olandesi, grazie alla sua coltivazione accessibile e agli effetti gestibili. Oggi è ancora il fungo più popolare da coltivare e studiare.
Coltivarli è un compito semplice, poiché prosperano in una varietà di condizioni (sempre entro i giusti parametri) e mantengono un livello costante e prevedibile di psilocibina. Se li si colloca in una mini-serra riscaldata, mantenendo una temperatura di 22-24°C e un'umidità del 60-80%, si possono facilmente ottenere fino a quattro raccolti di Psilocybe cubensis Mexicana.
Questi funghi si distinguono per il gambo bianco puro e il cappello marrone chiaro, che può diventare più scuro a seconda delle condizioni di crescita. I loro effetti, sebbene intensi, sono più facili da gestire rispetto ad altri funghi psichedelici. Immergono in un universo visivo ricco di simboli e figure ispirate all'estetica mesoamericana, favorendo una profonda introspezione e un senso di armonia con il cosmo e con se stessi.
Il pane di funghi messicani è destinato esclusivamente a scopi micologici, educativi o collezionistici.